In Tango in campo minato c’è amore, ironia, romanticismo, spiritualità, tragedia, persino politica ed economia ma è invece il sesso a restare più impresso nelle menti di tanti. E infatti una delle domande che mi viene fatta è come mai nel mio libro ci sia tanto sesso. In realtà ci saranno cinque o sei scene erotiche su 520 pagine ma, evidentemente, tanto vivide da restare più impresse nel lungo periodo.
Ma torniamo alla domanda che, vista la relatività della quantità percepita, rimodulerei così: perché scrivi di sesso? Al che io rispondo: perché lo so fare. Scriverne intendo, e quando uno sa fare una cosa, deve farla oppure si porta dentro i rottami di una “dote inespressa”.
Durante uno degli ultimi corsi di scrittura e narrazione che ho fatto, uno dei consigli che ho ricevuto era proprio questo: se scrivete una storia, in particolare una d’amore, metteteci almeno un paio di scene di sesso scabroso, altrimenti le case editrici neanche vi prendono in considerazione.
Quando ho scritto Tango in campo minato, non avevo ancora l’idea di autopubblicarmi quindi mi sono attenuta al consiglio. Non avevo mai scritto di sesso e in principio è stato un esperimento. Dico la verità, ho saputo da subito che andava bene (ormai avrete capito che, come Lena, non fingo modestia) ma ne ho avuto conferma dopo le prime letture da parte di amiche forti lettrici.
“Non sarà il caso che tagli qualche scena di sesso”, chiesi loro alla seconda stesura?
“Non toccare niente”, fu la riposta unanime. Insomma avevo molte cose da correggere ma non quella, secondo loro. Qualcuno si spinse fino a dirmi che ho una vera dote.
Non vi nascondo che il sesso presente in questo libro sia stato fonte di notevoli imbarazzi. Quando ho consegnato il libro ai miei genitori, per metterli sull’avviso li ho invitati a leggere l’ultima frase della quarta di copertina, dove preciso che i contenuti sono sconsigliati ai minori di 14 anni (per quanto ci siano in giro 14enni che farebbero impallidire Lena e Libero). Mia mamma si è fatta una risata e mi ha detto: “Su 520 pagine, vuoi che non ci sia una scopata”. L’ironia di mamma mi salva sempre.
Quindi, perché il sesso? Perché non è roba sporca, perché può essere un contenuto alto, se lo si scrive bene. Un contenuto serio, a dispetto delle risatine che a volte suscita, ma anche divertente e, ovviamente, eccitante.
Volevo scrivere un libro in cui ci fosse tutto: dalla riflessione sul trascendente agli umori corporei che seguono i congiungimenti carnali, dalla preghiera al sangue. Alto e basso, cielo e sotterranei. Volevo che a Tango in campo minato non fosse facile affibbiare un’etichetta. Ditemi voi se ci sono riuscita.
In giro non si legge altro che violenza, dolore, tristezza… Meno male che ci si può distrarre serenamente con un bel libro come “Tango in campo minato” che oltre a sognare.. fa riflettere.. Sarebbe bello un mondo in stile “Campo Minato”, il libro e non “Campo Minato” come attualmente vediamo e leggiamo. Brava Claudia